Questo non è sempre vero. In alcuni punti la corrente va velocizzata, in altre va rallentata e solo studi idraulici possono valutare effettivamente la situazione.
Gli interventi di “pulizia fluviale” sono il più delle volte “controproducenti” dal punto di vista idraulico.
La vegetazione in alveo, infatti, svolge due utili funzioni:
- intercetta e trattiene parte degli alberi portati in alveo dalle frane;
- e accresce l’attrito e riduce perciò la velocità della corrente e la sua forza distruttiva.
L’unico intervento ragionevole di manutenzione in alveo è la rimozione mirata dei singoli esemplari arborei morti o pericolanti, evitando il taglio a raso che oltretutto elimina completamente la vegetazione, e quindi gli habitat di molti animali. Nei piccoli torrenti che attraversano centri urbani è invece spesso necessaria una manutenzione più intensa e frequente, il più delle volte perché, in maniera irresponsabile, sono stati costruiti ponti con luce insufficiente.
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